Problemi di parodontite (piorrea)?
Prof. Giuseppe Bianco PhD
Docente di Implantologia e rigenerazione ossea presso la New York University, I.C.O.I. DIPLOMATE.
Si occupa esclusivamente di Impianti Dentali dal 1999.
Oppure chiamami subito
Prof. Giuseppe Bianco PhD
Docente di Implantologia e rigenerazione ossea presso la New York University, I.C.O.I. DIPLOMATE.
Si occupa esclusivamente di Impianti Dentali dal 1999.
Oppure chiamami subito
Ti vorrei invitare nel mio studio per effettuare una ortopanoramica e di conseguenza valutare l’entità dell’intervento.
Insieme al mio staff e grazie a delle tecniche avanzate, avrai denti fissi in giornata.
Praticando il rialzo del seno mascellare, si potrà applicare l’impianto anche nei casi di insufficienza ossea.
«Per te che hai sempre avuto paura del dentista, e oggi ti vergogni del tuo sorriso, per te che per diverse motivazioni in questi anni hai trascurato i tuoi denti, per te che ai tuoi denti ci hai sempre tenuto molto ma sei caduto in mani sbagliate, per te che hai perso la battaglia contro la malattia parodontale. Ho messo a punto un protocollo scientificamente collaudato di cui ti garantisco il successo protesico al 100%.
Nel 1999 con Dennis Tarow alla New York University ho effettuato il mio primo caso di Carico Immediato (ALL ON SIX, ALL ON FOUR), è un protocollo di cui mi sono subito innamorato per la velocità di esecuzione, per l’alto impatto estetico, per l’ ottima funzione masticatoria e per i costi ragionevoli.
Dal ’99 ad oggi ho effettuato più di 1000 casi di questo genere, circa di 6000 impianti posizionati, il paziente arriva a studio con problemi dentali così gravi che richiedono l’estrazione di tutti gli elementi dentali, nella stessa seduta eseguo l’estrazioni, pulisco le infezioni, posiziono gli impianti con tecnica piezochirurgica prendo le impronte e consegno un nuovo sorriso con cui mordere la vita.
Ti prego di dedicare un po’ del tuo tempo per seguire i vari video qui sotto di casi simili al tuo.»
Giuseppe Bianco
La parodontologia è quella branca odontoiatrica che studia i tessuti del parodonto e le patologie ad esso correlate. Il parodonto è costituito da 4 tessuti: gengiva, legamento parodontale, cemento radicolare e osso alveolare (Fig.1).
Fig.1 – Anatomia del parodonto
La gengiva si suddivide in libera ed aderente (macroscopicamente la gengiva aderente è quella vicino alla corona del dente ed ha un colore rosaceo mentre quella libera si trova più lontana dal dente ed ha un colore più scuro). Le patologie parodontali iniziano da un’infiammazione della gengiva per poi proseguire in profondità qualora non si intervenga. Il cemento radicolare riveste la superficie radicolare del dente. Il legamento parodontale è una sorta di cuscinetto che è situato tra osso alveolare e cemento radicolare e funge da ammortizzatore durante la masticazione. Infine l’osso alveolare è il tessuto che costituisce l’alveolo ossia lo spazio in cui è collocato il dente. Nel caso in cui la salute dei tessuti appena descritti viene compromessa si parla di malattia parodontale (detta volgarmente “piorrea”)
Incidenza: la malattia parodontale è una patologia molto diffusa nella popolazione mondiale. Si calcola che almeno 10 milioni di italiani soffrano di tali malattie dopo i trenta anni di età. Tipicamente il maggior grado di incidenza si ha dopo i 50 anni di età. Tuttavia esistono delle forme di malattia parodontale che insorgono in età infantile e dal decorso aggressivo generalmente di natura genetica che portano ad una rapida distruzione dei tessuti di sostegno del dente e richiedono un intervento immediato per prevenire la perdita degli elementi dentali. Si tratta, per fortuna, di casi estremamente rari. Colpisce entrambi i sessi ed esistono fattori predisponenti la malattia come malposizioni dentarie, igiene scadente e soprattutto fumo di sigaretta. La malattia parodontale è una malattia molto lenta nel suo decorso ma inesorabile (nel senso che ha una progressione continua nel tempo). E’ stato inoltre dimostrato che la malattia parodontale può avere ripercussioni sulle condizioni di salute generale del paziente in presenza di talune patologie. Ad esempio nei diabetici è stato visto che la malattia parodontale può portare ad un cattivo controllo metabolico della malattia. Anche in pazienti con malattie cardiovascolari (endocardite pregressa o portatori di valvole cardiache) esiste un aumentata incidenza di disturbi cardiocircolatori. E’ stato anche dimostrato che nelle donne in gravidanza esiste un aumento del rischio di aborto spontaneo o di parto prematuro o di peso insufficiente del nascituro. Da tutto questo si evince come la salute parodontale sia importante non solo a livello locale ma anche per mantenere delle condizioni generali nella norma.
Eziologia: la malattia parodontale viene provocata da batteri normalmente presenti nella placca batterica (si tratta di batteri tipicamente anaerobi ossia che vivono in assenza di ossigeno) ma che, in condizioni particolari, prendono il sopravvento sulle altre specie batteriche provocando la malattia. Generalmente quando si ha un insulto batterico ai tessuti gengivali si genera una risposta infiammatoria da parte dell’organismo che ha lo scopo di contenere e risolvere l’attacco. Se le difese dell’organismo hanno il sopravvento sulla placca batterica allora si ristabilisce una condizione di salute. Se invece la placca batterica risulta particolarmente aggressiva (ricca di batteri anaerobi) o le difese dell’organismo risultano carenti allora la malattia parodontale prosegue. Quindi i batteri responsabili della malattia parodontale sono quelli presenti normalmente nella placca ma che in particolari condizioni (scarsa igiene, difese immunitarie carenti etc.) prendono il sopravvento sulle altre specie e causano la distruzionedei tessuti di supporto. In realtà è stato dimostrato che il danno viene provocato principalmente dalle difese dell’organismo e non direttamente dai batteri.
Manifestazioni: la malattia parodontale si manifesta con vari gradi di alterazioni della normale salute dei tessuti di supporto. Inizia con un’infiammazione localizzata alle gengive (si parla di gengivite) per poi proseguire in profondità ad interessare gli altri tessuti del parodonto (osso, legamento e cemento). In questo caso si parla di parodontite (volgarmente detta “piorrea”). La gengivite si manifesta con un cambiamento di colore delle gengive (che da rosa diventano di un colore rosso porpora) accompagnato da sanguinamento (spontaneo o in seguito a spazzolamento) e gonfiore. Tipicamente non c’è dolore. Se non si interviene vengono coinvolti i tessuti più in profondità che vengono lentamente ma inesorabilmente distrutti dai batteri (Fig.2-3).
Fig.2 – Malattia parodontale connotevoli accumuli di placca
Fig3 – Accumulo di tartaro in zona linguale
Man mano che l’infiammazione prosegue si possono manifestare due differenti quadri patologici:
Se non si interviene con delle sedute di igiene professionale ed eventualmente con delle levigature allora la patologia si estende ulteriormente portando ad un interessamento delle forcazioni nei denti posteriori (la forcazione è lo spazio tra le radici dei denti), aumentata mobilità e infine perdita dell’elemento dentario. Tipicamente nella malattia parodontale si manifesta alitosi.
In 18 anni di esperienza clinica chirurgica implantare, il Sig Guido è una di quelle persone che son sicuro di non poter dimenticare mai. La sua vitalità, la gioia di vivere, la risata contagiosa hanno reso il trattamento un vero piacere! Guido è un paziente con un insufficienza renale cronica, costretto a 3 sedute di dialisi a settimana presso un centro specializzato. Questa sua condizione lo porta ad una fragilità vascolare, alla facilità di formare ematomi e l’uso di anticoagulanti mi faceva presumere un sanguinamento abbondante durante l’intervento. L’intervento è invece andato liscio come l’olio, Guido ha risposto bene alla terapia farmacologica e nonostante la predisposizione al sanguinamento, non ci sono stati eventi emorragici.
L’intervento è stato veloce ed indolore, credo molto nella necessità della velocità di esecuzione per diminuire il dolore al paziente. Son contento di aver potuto ridare il sorriso a Guido in 24 ore e sono sicuro lo elargirà senza avarizia.
Il sig. Massimo si è presentato alla nostra osservazione con 5 denti che reggevano un ponte fisso.
I denti cariati e con granulomi apicali sono stati estratti e nella stessa seduta abbiamo posizionato 6 impianti in titanio (BIOMET3I) ed il giorno dopo abbiamo inserito 1 protesi fissa avvitata senza palato.
Viale dell’Umanesimo 308
00144 ROMA – Italy
2° piano int. 5
sul citofono digitare tasto 5 e campanello
FERMATA BUS 708/778 ALLA STRADA PARALLELA
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